Dettaglio Biglietto
Fino all'8 gennaio, la Fondazione "Circolo Artistico Politecnico" ETS e MUSAP - Fondazione di Partecipazione presentano a Palazzo Zapata una mostra su Achille d’Orsi, maestro del Realismo italiano. L'esposizione, aperta fino all'8 gennaio, documenta la carriera dello scultore attraverso venti opere, tra cui inediti e ritrovamenti recenti, valorizzando la memoria artistica napoletana.
Cosa aspettarsi
La Riscoperta di un Maestro
Presso gli spazi museali della Fondazione "Circolo Artistico Politecnico" ETS situati all'interno di Palazzo Zapata (Piazza Trieste e Trento, 48), si inaugura la mostra dedicata ad Achille d’Orsi. L'evento è promosso da MUSAP – Fondazione di Partecipazione, ente impegnato nel rinnovare e valorizzare la prestigiosa memoria artistica di Napoli.
Il percorso espositivo si concentra sulla capacità di d'Orsi di restituire, senza compromessi, la vita quotidiana e le tensioni sociali della Napoli postunitaria. La mostra riunisce sculture note, capolavori riconosciuti dalla critica, e reperti recentemente rintracciati. Il clou è rappresentato da una serie di assoluti inediti emersi da nuove ricerche, che ampliano significativamente il catalogo dell'artista.
Questa selezione offre la visione più completa e aggiornata sull'opera di d'Orsi.
Il Maestro: Achille d'Orsi (1845-1929)
Achille d'Orsi si affermò come protagonista del Realismo italiano. La sua formazione lo portò rapidamente ad adottare un'osservazione diretta e rigorosa del vero, distaccandosi dai canoni accademici del suo tempo.
L'arte di d'Orsi è documentazione sociale. Egli concentrò la sua attenzione sul popolo e sulle figure marginali, ritraendo la fatica e la dignità con cruda onestà. Lavori come I Parassiti gli valsero un immediato e vasto riconoscimento, consolidando il suo prestigio nelle maggiori esposizioni nazionali ed europee.
D'Orsi eccelse nel coniugare il linguaggio monumentale, evidente in opere pubbliche come le statue di Alfonso d'Aragona (Palazzo Reale) e Umberto I (via Nazario Sauro), con una profonda verità espressiva incentrata sull'individuo. La sua scultura costituisce un riferimento imprescindibile per la storia culturale del Meridione.
Tra Verità e Monumentalità
I visitatori potranno analizzare il dialogo tra la vocazione sociale e l'abilità tecnica di d'Orsi. Le opere in mostra illustrano:
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La Scultura Sociale: Il focus sulla realtà umana e popolare di Napoli.
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Il Monumento e il Ritratto: La sintesi tra l'imponenza celebrativa e la caratterizzazione psicologica.
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Gli Inediti: Nuove scoperte che offrono materiali freschi per la critica e arricchiscono la conoscenza dell'artista.
Con questa iniziativa, MUSAP riafferma l'impegno nella valorizzazione della memoria artistica napoletana, offrendo alla città un'occasione unica per confrontarsi con una stagione fondamentale della sua storia.
Fondazione Circolo Artistico
MUSAP – Museo Artistico Politecnico è il nuovo veicolo museale polivalente e smart, creato dalla Fondazione “Circolo Artistico Politecnico” di Napoli per la conservazione, implementazione e valorizzazione del Patrimonio Artistico e Culturale donato al Territorio dai Soci Fondatori della ultracentenaria Istituzione.
MUSAP è il luogo della testimonianza della passione, disponibilità, impegno e costanza verso l’arte e la cultura del Territorio da parte dei Soci della nobile ed ultracentenaria Istituzione.
Situato nel seicentesco Palazzo Zapata, in Napoli, piazza Trieste e Trento 48, nel “Quadrilatero delle Meraviglie”, da Castel Nuovo, dalla Galleria Umberto I, della Basilica di San Francesco di Paola, da Castel dell’Ovo e da Palazzo Reale e adiacente Teatro san Carlo, offre a cittadini, turisti, studiosi, ricercatori ed agli appassionati la sua preziosa collezione polivalente: pinacoteca, Biblioteca, Fototeca, Archivio Documentale, arredi e strumenti d’epoca. Il tutto sistemato con gusto nell’ambientazione architettonica d’epoca. 600 opere, tra dipinti, sculture e lavori grafici; 5500 ritratti e immagini fotografiche; 6000 volumi antichi e moderni, due decine di migliaia di reperti d’archivio, in maggior parte inedito, consentono di ricostruire la vita delle arti a Napoli dalla prima metà del XIX secolo a oggi.

Il Museo vanta una vasta collezione di opere d’arte realizzate da numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Vincenzo Caprile, Giuseppe De Sanctis, Vincenzo Gemito, Francesco Jerace, Giuseppe Renda ed Eugenio Viti, che consente al visitatore di ripercorrere le correnti artistiche che hanno caratterizzato Napoli dalla fine del XIX alla prima metà del XX secolo: dal Verismo al Liberty, dalla Secessione al cosiddetto “ritorno all’ordine”, fino a qualche sperimentazione avanguardista di secondo Novecento.

La Fototeca annovera al proprio interno una raccolta di oltre 5.500 reperti, tra ritratti e immagini fotografiche, che mostrano i numerosi personaggi illustri che hanno frequentato e, con la loro professionalità, reso celebre ed ineguagliabile questa sede. Al contempo raccontano delle tante manifestazioni artistiche, culturali e dei momenti goliardici, vissuti all’interno di questa straordinaria Istituzione sorta il 22 dicembre 1888.

La Biblioteca, dedicata al socio Ferdinando Russo, è stata inaugurata, nel 1988, in occasione del centenario dall’istituzione della “Società Napoletana degli Artisti”.
Vanta una raccolta di oltre 5.500 volumi dedicati al diritto, alle scienze, all’economia, alla psicologia, al costume e naturalmente all’arte, in parte in pregiate edizioni.
I volumi, catalogati in SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale), sono liberamente accessibili al pubblico e agli studiosi nei giorni di apertura della sede.
Costituito nel 1991, l’Archivio Storico conserva un patrimonio d’indiscutibile valore per la storia dell’Istituzione, centro propulsivo di arte e di cultura a Napoli. Per il valore storico dei documenti, nel 2011, il Mibact - Soprintendenza Archivistica della Campania, ha coordinato tutte le fasi del suo riordino e la catalogazione e, per la riconosciuta natura peculiare della rara e preziosa raccolta documentale, ha conferito all’Archivio lo status di «Archivio Storico di interesse storico particolarmente importante». Il fondo custodisce circa ventimila unità, composte da documenti storici, spartiti musicali e riviste raccolti nel corso della lunga attività della Fondazione.
Caratteristiche
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A piedi 800m, 11 minuti
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